Obama ha vinto e ho pianto dall’emozione!

Sono cubano e da quando sono nato ho sofferto le conseguenze del blocco economico contro Cuba dagli Stati Uniti e tutta la paura di una possibile aggressione militare.

Quando Obama ha detto che era diposto a sedersi col capo dello stato cubano senza condizioni nè imposizioni e

che avrebbe autorizzato i viaggi turistici degli americani a Cuba, ho cominciato a fare il tiffo per lui.

Non solo perché è nero,la metà di me lo è se teniamo conto del colore della pelle, perché per me siamo tutti uguali a prescidere, ma anche per le idee che aveva sulla politica estera.

Quando mi sono alzato stamattina e ho visto la sua foto insieme alla sua famiglia, mi ha fatto tanta tenerezza e ho pensato a tutti i nostri antenati portati come “sacchi di carbone” nelle navi per fare gli schiavi, alla sua famigli, che sicuramente non ci avevano mai pensato di trasferirsi alla Casa Bianca, e a tutte le sfide che si troverà davanti a lui.

Mi sono identificato con lui, anche se onn condivido al cento percento le sue idee politiche, perché ho vissuto delle emozioni simili. Sono nato in un quartiere poverissimo dove tutt’ora non c’è acqua nè elettricità, dove ancora i miei cugini e nipoti fanno km a piedi per andare a scuola, e sono riuscito a studiare fino a laurearmi all’università, primo caso nella mia famiglia e ringrazierò sempre Cuba e Fidel Castro per avermi dato l’opportunità di fare strada anche se la mia famiglia era, e lo è ancora, povera senza dover pagare un centessimo solo per i miei meriti e sacrifici.

Ho vissuto l’emozione di conoscere l’Italia, grazie a mia moglie, e sento ancora i brividi quando ho fatto il check-in e sono salito sull’area verso l’Europa.

Spero che lui sappia mantenere le promesse e presto non ci sia più il blocco contro Cuba e spero anche che a Cuba sappiano cogliere l’occasione e non facciano ostrusionismo qualora Obama volesse negoziare con Cuba.

Se lo merita non solo il popolo di Cuba che ha vissuto per 50 anni questo assurdo blocco economico e politico che ha diviso tante famiglie ma anche il popolo americano che è stato privato del diritto di poter andare dove vogliono.

Se l’America può cambiare e sta cambiando, penso che non solo Cuba può cambiare ma anche il mondo intero!